Cose di pelle, cose di penna: sono stati premiati giovedì 5 dicembre all’istituto tecnico tecnologico economico Galilei di Arzignano i vincitori della sesta edizione del concorso letterario Nella mia Città, ideato e promosso dall’associazione culturale Il Grifo e il Leone, in collaborazione con il Comune di Arzignano e Berica Editrice, con l’obiettivo di avvicinare alla scrittura creativa i ragazzi delle scuole superiori. Hanno risposto quest’anno all’invito l’istituto Galilei e il liceo da Vinci.
Tra conferme e novità: dall’anno prossimo, infatti, il concorso allargherà in suoi confini, diventando, di fatto, nazionale e coinvolgendo anche gli studenti delle scuole del distretto di Solofra, in Campania.
I vincitori
Il primo premio, un lettore eReader, è andato a Massimo Rigoni e alla sua Bottega dei ricordi, mentre buoni per l’acquisto di libri sono stati consegnati alla seconda classificata, Giulia Marchetto, autrice del racconto Brutti ricordi di un’ “innocua” cintura di pelle, e alla terza, Valentina Visonà, con Una seconda vita.
I professori coinvolti e una giuria di esperti, formata da Giacomo Zorzi (Unione nazionale industria conciaria), Stefano Cotrozzi (Corriere Vicentino) e Giuseppe Signorin (Berica Editrice), hanno scelto i nove migliori racconti, che sono stati pubblicati in un volume cartaceo e in un eBook editi da Berica Editrice.
“Voglio complimentarmi con tutti i ragazzi che anche quest’anno si sono messi in gioco nella stesura dei racconti – ha sottolineato il sindaco di Arzignano, Alessia Bevilacqua –. L’Amministrazione comunale ha promosso e sostenuto questo concorso fin dall’inizio, perché straordinaria occasione per i giovani di fermarsi a riflettere e riscoprire la bellezza della scrittura, parlando della nostra comunità e delle sue ricchezze, in particolare la pelle. Arzignano può definirsi, senza ombra di dubbio, la capitale internazionale della pelle: la lavorazione e il commercio fanno parte del Dna e della cultura della città”.
“Un’iniziativa che invita gli allievi a rimboccarsi le maniche – ha evidenziato la dirigente scolastica dell’Itte Galilei, Lucia Grieco –, avvicinandoli alla lettura delle fonti e alla capacità di scrittura”.
Anche per la sesta edizione il concorso ha riconfermato la collaborazione con l’Unione nazionale industria conciaria, invitando ragazze e ragazzi a confrontarsi con il tema Cose di pelle. Protagonisti dei racconti degli studenti sono stati, infatti, oggetti in pelle, articoli che fanno parte della quotidianità di tutti, vanto in Italia e nel mondo del distretto arzignanese e della Val Chiampo.
“Lo scopo di Unic è valorizzare la conceria e la pelle italiane – ha spiegato Giacomo Zorzi di Unic –, non solo sostenendo le attività industriali, ma promuovendo anche attività culturali come questo concorso, che porta creatività e cultura direttamente nella conceria e invita a parlare della pelle. È un progetto che riscuote sempre più successo – ha aggiunto –, tanto che l’anno prossimo estenderemo il concorso anche alle scuole di un altro distretto conciario italiano, quello di Solofra, in Campania”.
Per la sesta edizione del concorso Nella mia Città gli studenti sono stati chiamati a dare sfogo alla loro fantasia, affrontando il tema in maniera totalmente libera e creativa sia a livello stilistico, sia sul fronte dei contenuti. Unico invito: tornare, ancora una volta, a scrivere con carta e penna. Per questo, ai partecipanti è stata consegnata una piccola agenda, su cui ragazze e ragazzi hanno scritto a penna i loro racconti, ma anche contenitore di appunti, pensieri e disegni, impreziosito da consigli per superare la “sindrome” da foglio bianco e indicazioni sulle diverse tipologie di utilizzo della pelle.