Quale paesaggio culturale rappresenta l’Alto Vicentino di oggi? Partendo da una semplice domanda, Confindustria Vicenza – Raggruppamento Alto Vicentino, i Comuni di Schio, Thiene e Valdagno con la Fondazione Palazzo Festari, hanno lanciato il Progetto TerraLiquida, per invitare la generazione tra i 18 e i 39 anni a descrivere e narrare questo territorio operoso. Qui e adesso. L’agricoltura, l’industria e il commercio, sono le facce più note dell’Alto Vicentino, “una regione nella regione” del nord est d’Italia, che fonda su tradizioni antiche e molta innovazione tecnologica. I cinque testi scelti dai giurati, raccolti in una pubblicazione tutta al femminile, permettono di capire, di analizzare e individuare chiavi di lettura di un’area vasta e complessa, avviata verso la definizione di un proprio valore di comunità. La terra, l’acqua e le montagne sono i tre elementi fondativi di un rapporto ancestrale con i luoghi, ed ognuno di loro è presente tra le righe dei racconti. Alla natura si aggiunge l’eco delle grandi guerre del Novecento, la geometria dei capannoni, i nuovi cittadini e il cibo cucinato dai nonni, soggetti non solo capaci di figurare il ricordo, ma emblemi parte del cambiamento e dell’evoluzione di una società fluida, che si adatta al proprio tempo. L’Alto Vicentino può rappresentare una soglia o un confine, un luogo creativo o di memoria, con margini geografici solidi e radici orgogliose. Spetterà ad ogni individuo scegliere se viverli o superarli.